RAEE e Smaltimento Rifiuti Elettronici: Obblighi e Procedure per Rivenditori e Consumatori

Con l’aumento del consumo di dispositivi elettronici, lo smaltimento corretto dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) è diventato fondamentale per proteggere l’ambiente e rispettare la normativa vigente. Questo articolo esplora gli obblighi e le procedure per rivenditori e consumatori.

Cosa sono i RAEE e cosa contengono

Come già anticipato, i RAEE In inglese sono noti come WEEE (Waste of Electric and Electronic Equipment), mentre in Italia li conosciamo come RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e sono i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, più comunemente noti come rifiuti elettronici .Si tratta di rifiuti particolari che riguardano qualunque apparecchiatura elettrica o elettronica di cui il proprietario voglia disfarsi perchè guasta, inutilizzata o ormai obsoleta, e quindi non più utile alle proprie attività.

Sono rifiuti di apparecchiature che vengono alimentati attraverso la rete elettrica o a batteria. A questa categoria di rifiuto appartengono diverse tipologie di prodotti. I RAEE sono caratterizzati da un alto livello di tossicità per l’ambiente e non sono biodegradabili. I RAEE contengono materiali come oro, argento, ferro, rame, acciaio, alluminio, vetro, mercurio e piombo, che possono essere riciclati e riutilizzati.Su questa tipologia di prodotti è solitamente possibile trovare il simbolo del bidone barrato.

 

I RAEE comprendono tutti i dispositivi elettronici e elettrici fuori uso o guasti, come:

  • Elettrodomestici (frigoriferi, lavatrici, forni).
  • Dispositivi informatici (PC, stampanti, tablet, toner).
  • Apparecchi di consumo (TV, telefoni, lampadine LED).
  • Attrezzature mediche e strumenti industriali.

Secondo la normativa, i RAEE devono essere trattati separatamente dagli altri rifiuti per ridurre il loro impatto ambientale e consentire il riciclo dei materiali preziosi.

La Normativa sui RAEE

In Europa, la gestione dei RAEE è regolata dalla Direttiva 2012/19/UE, recepita in Italia dal Decreto Legislativo 49/2014. Gli obiettivi principali sono:

  1. Riduzione della quantità di rifiuti elettronici non smaltiti correttamente.
  2. Recupero e riciclo dei materiali contenuti nei RAEE (rame, alluminio, oro, ecc.).
  3. Responsabilità condivisa tra produttori, rivenditori e consumatori.
I RAEE sono rifiuti speciali e pericolosi?

I rifiuti possono essere classificati in due categorie: rifiuti urbani e rifiuti speciali, ma anche in rifiuti pericolosi e non pericolosi. In molti si chiedono se i RAEE siano o meno rifiuti speciali. I rifiuti speciali sono rifiuti derivanti da attività produttive di aziende e industrie, gestiti e smaltiti da aziende autorizzate allo smaltimento, come Giove Logistica.

Esistono tanti tipi di RAEE: alcuni sono rifiuti urbani, alcuni speciali. I RAEE classificabili come rifiuti speciali sono quelli di origine commerciale, industriale, istituzionale e di altro tipo, mentre quelli classificabili come rifiuti urbani sono i RAEE originati dai nuclei domestici. La maggior parte dei RAEE sono rifiuti pericolosi.

I RAEE in base alla tipologia si possono dividere in 5 raggruppamenti:

  • – R1: tutti quei rifiuti delle categorie freddo e clima, ossia frigoriferi, congelatori, condizionatori e scalda-acqua.
  • – R2: vengono indicati come R2 i grandi bianchi, ossia lavatrici, lavastoviglie, forni, piani cottura e simili.
  • – R3: nella categoria R3 troviamo prodotti tecnologici come TV e monitor.
  • – R4: in questo caso si parla di piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, apparecchi di illuminazione e simili.
  • – R5: sorgenti luminose e lampadine.

Obblighi per i Rivenditori

I rivenditori hanno un ruolo chiave nella gestione dei RAEE. Ecco i principali obblighi:

1. Iscrizione al Registro Nazionale AEE

Tutti i rivenditori devono registrarsi al Registro Nazionale dei Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE). L’iscrizione garantisce la tracciabilità e il corretto trattamento dei RAEE.

2. Obbligo di ritiro “Uno contro Uno” :
Quando un consumatore acquista un nuovo dispositivo elettronico, il rivenditore deve ritirare gratuitamente il vecchio dispositivo, purché dello stesso tipo e funzione.

Esempio: Se un cliente acquista una stampante, può consegnare la vecchia stampante per lo smaltimento.

3. Obbligo di ritiro “Uno contro Zero”

I negozi con una superficie dedicata alla vendita superiore a 400 m² devono accettare gratuitamente piccoli RAEE (dimensioni inferiori a 25 cm) anche senza l’acquisto di un nuovo prodotto.

4. Informazione ai Consumatori

I rivenditori devono informare i clienti sui seguenti aspetti:

  • Importanza del corretto smaltimento dei RAEE.
  • Modalità di restituzione e ritiro.
  • Eventuali costi del contributo ambientale RAEE (visibile in fattura).
5. Consegna a Centri di Raccolta Autorizzati

I rivenditori devono assicurarsi che i RAEE raccolti siano consegnati a centri autorizzati per il trattamento e il riciclo.

Obblighi per i Consumatori

Anche i consumatori giocano un ruolo cruciale. Ecco cosa devono sapere:   

1. Divieto di Smaltimento nei Rifiuti Domestici

I RAEE non devono mai essere gettati nei cassonetti comuni, poiché contengono materiali tossici e pericolosi (es. mercurio, piombo).

2. Consegna a Centri di Raccolta

I consumatori possono consegnare i propri RAEE presso:

  • Centri di raccolta comunali (isole ecologiche).
  • Rivenditori aderenti al ritiro “Uno contro Uno” o “Uno contro Zero”.
3. Contributo Ambientale RAEE

Il contributo RAEE, incluso nel prezzo dei nuovi dispositivi, serve a finanziare il sistema di raccolta e smaltimento. I consumatori devono essere consapevoli del suo scopo.

Vantaggi del Corretto Smaltimento dei RAEE

  1. Riduzione dell’inquinamento: Evita che sostanze tossiche contaminino il suolo e l’acqua.
  2. Recupero di materiali preziosi: Metalli come rame e oro possono essere riciclati e riutilizzati.
  3. Conformità legale: Aiuta a rispettare le normative e a evitare sanzioni.
Sanzioni per il Mancato Smaltimento

Il mancato rispetto delle normative può comportare:

  • Sanzioni amministrative per rivenditori non iscritti o che non rispettano gli obblighi di ritiro.
  • Multe salate per lo smaltimento improprio da parte dei consumatori.

Conclusione

La gestione corretta dei RAEE è una responsabilità condivisa tra rivenditori e consumatori. Adottare le giuste pratiche non solo garantisce il rispetto delle normative, ma contribuisce anche a proteggere l’ambiente e a valorizzare le risorse del nostro pianeta.

Se sei un rivenditore o un consumatore e hai dubbi sullo smaltimento dei RAEE, non esitare a contattarci.

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Alfio Russo
Alfio Russo
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